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Dal fuori al dentro

30/12/2019

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Diario di Bordo Bosco dei Piccoli - Ottobre - Novembre 2019
Il primo freddo arriva in concomitanza con la festa di Halloween.
Foto
È stato un autunno straordinariamente caldo e il nostro corpo non è così preparato.
Si passa dalla maglietta leggera a guanti e  giaccone pesante, in un batter d’occhio.
La nostra idea cardine, macro cornice di tutti i progetti, è far fare ai i bambini delle esperienze il più piacevoli possibili, in modo che abbiano voglia di ripeterle e siano emozionanti e gioiose.
L’esperienza non è piacevole se l’attrezzatura/abbigliamento non è adeguato.
Avete mai provato a giocare a palle di neve senza guanti? O a camminare mentre piove sprovvisti della mitica tuta antipioggia?
Per poter stare fuori, è necessario essere preparati, come  recita un motto scout “estote parati” ossia siate pronti. E noi tutti cerchiamo di esserlo.
È la natura che comanda, noi proviamo con i mezzi che abbiamo, ad adattarci il meglio possibile.
E con l’inizio dei primi freddi e della comparsa della prima neve sul Monte Mucrone ,il rifugio comincia a far parte della nostra routine.

Il rifugio è il nostro dentro, il nostro riparo.
Abbiamo de/strutturato alcuni locali che l’associazione affitta al Comune di Veglio, ridando vita ad un luogo abbandonato.
Il dentro non è solo fisico ma anche simbolico, il portar dentro di noi, tutto quello che abbiamo imparato “fuori”.
Se la temperatura, all’arrivo dei bimbi, si aggira sui 2 o 3 gradi e il cielo è coperto andiamo in rifugio, aspettando che l’aria si scaldi un po', usando le ore centrali per uscire. Se non piove, ne approfittiamo per mangiare fuori.
Quando piove forte, esploriamo il paese, passeggiamo  nei prati ma non entriamo nel bosco perché è possibile, se piove forte e c’è vento, che cada qualche ramo.
Se invece la pioggerellina è leggera, ci addentriamo in sentieri fangosi per poter scivolare meglio.
Il bello della pioggia è proprio viverla profondamente, affondando le gambe nelle pozzanghere, osservando un mondo nuovo e sconosciuto e soprattutto divertirsi con gli scivoli naturali creati dal nostro amato fango, compagno di giochi inseparabile.
La de-strutturazione del dentro.
Il rifugio, caldo e accogliente ci aspetta.
Dopo varie trasformazioni i centri di interesse si sono modificati , perché esattamente come il campo base, è il gruppo di bambini che lo abita a trasformarlo a propria immagine e somiglianza,  il comune denominatore è “l’interesse”.
Seguendo il grande lavoro fatto da Gerlinde Lill a cui  ci siamo ispirati nella progettazione del “dentro” si parte da alcune riflessioni sul LAVORO APERTO. ( per saperne di più http://zeroseiup.eu/che-cose-un-buon-lavoro-aperto)
Gli spazi o meglio, i punti di interesse sono tutti giocabili, tutti accessibili. I bimbi si muovono da un punto all’altro senza essere divisi per etá o gruppi eterogenei/omogenei ma semplicemente seguendo i loro interessi.
Per noi i bambini e le bambine sono competenti e vanno sostenuti nello sviluppare autodeterminazione, autonomia e partecipazione. A tal fine, è necessario orientare ogni azione e l’intera organizzazione dello spazio  a un solo scopo: il benessere di ogni singolo bambino.
Non troverete sedie intorno alle grosse bobine che fungono da tavoli ( metodo venturelli)  e il materiale artistico e naturale raccolto nel bosco, è tutto a disposizione: acquarelli, gessi, pastelli a cera steineriani, forbici, colla, fogli, pigne , sassi, rocchetti, tondini di legno, bastoncini, ghiande , piume, pastelli, matite, gomme, temperini, creta, mattarelli, palline di feltro ecc.
C’è un angolo- lettura con materasso e piccola libreria, l’angolo del gioco simbolico con cucinetta e stoviglie di ceramica, lo spazio del "truccaggio/pettinature" con un grande specchio e a disposizione pettine spazzole, il tappeto con costruzioni di legno, puzzle e pista del trenino, l’amato angolo dei travestimenti/bambole e l’ultima novità: il mercatino ortofrutticolo.
Laboratori
La punta di diamante sono i quattro ATELIER, tre stanze in cui si svolgono i laboratori pomeridiani del bosco dei grandi ( 6/11 anni ) che da quest’anno sono aperti anche ai nostri bimbi dell’ultimo anno, propedeutici alla continuità tra i due progetti : il laboratorio di cucina, il laboratorio di yoga, il laboratorio di falegnameria e l’officina meccanica delle biciclette.
Vita al campo base
Segue una carrellata di fotografie che documentano alcune creazioni artistiche dei bambini
e i lavori autunnali per prepararci al lungo inverno .

​Articolo di Claudia Loglisci
Foto
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